Il 25 ottobre scorso la nostra Associazione ha festeggiato i suoi primi 5 anni di esistenza: è una buona occasione per uno sguardo retrospettivo.
Diciamo subito che il bilancio è in chiaroscuro e che la strada da percorrere è ancora lunga - sicché il vostro sostegno è più che mai necessario!
Se l‘acquisizione delle Isole di Brissago da parte del Cantone a fine 2019 ha suscitato un giustificato entusiasmo, le legittime aspettative riguardanti il rilancio del Giardino botanico sono rimaste in massima parte tali.
In questi ultimi tre anni l‘attenzione del nuovo proprietario si è infatti concentrata essenzialmente su aspetti logistici e organizzativi di base (interventi strutturali sulla villa, rafforzamento dei servizi di navigazione, organizzazione di attività genericamente „turistiche“).
Alcuni di questi interventi, quali la costruzione del nuovo depuratore (fonte costante di esalazioni maleodoranti in prossimità della pregiata terrazza della Villa) e del deposito per gli attrezzi dei giardinieri (rivestito in Eternit!), sono peraltro del tutto inadeguati, attuati senza le minime cautele che un sito delicato e protetto come le Isole richiedono.
Anche la nomina di un nuovo responsabile scientifico (a metà 2021) si è per ora rivelata una pura operazione di facciata.
Al di là dei vaghi proclami circa una non meglio identificata „promozione della biodiversità“, non esiste a tutt’oggi una pianificazione, né un budget (tantomeno pluriennale) che permettano al responsabile scientifico di mettere in atto una ragionata ripresa delle attività tipiche di un giardino botanico, quali ad esempio (i) la catalogazione, il rinnovo e lo sviluppo delle collezioni - incluso l‘aggiornamento della segnaletica botanica; (ii) la raccolta di semi per l‘allestimento di un Index seminum (strumento fondamentale di interscambio con gli altri giardini botanici); (iii) il promovimento di attività di ricerca e/o divulgazione scientifica, anche in rete con istituzioni simili; (iv) attività di conservazione - anche tramite la coltivazione in apposite serre (oggi inesistenti).
A ben guardare, attualmente il Giardino botanico delle Isole di Brissago non adempie più ai requisiti minimi - fissati a livello nazionale ed internazionale - per definirsi tale, seppure una Legge cantonale ne preveda l‘esistenza sin dal 1950!
Pure l‘organico dei giardinieri - la cui funzione è evidentemente fondamentale e ai quali va il grandissimo merito di una coltivazione competente ed attenta delle collezioni esistenti - rimane costantemente sottodotato (di fronte al proliferare di altre funzioni professionali in ambito logistico ed amministrativo).
Da ultimo - ma non per importanza - merita di essere ricordato il fatto che la Commissione scientifica (la cui nomina spetta per legge al governo e che è preposta alla direzione scientifica strategica del Guardino botanico) è in scadenza di mandato da svariati anni: la mancata cooperazione tra il nuovo proprietario, il responsabile scientifico e la stessa Commissione è certamente disfunzionale e va corretta al più presto.
Dal profilo finanziario solleva interrogativi la politica sin qui adottata dal Cantone, che ha privilegiato una riduzione lineare del costo dei biglietti d‘entrata ed una messa a disposizione indiscriminata di visite guidate ed altre attività di corollario gratuite (stile „caccia alle zucche“), quando questi sono gli unici cespiti di entrata capaci di garantire la sostenibilità finanziaria a medio termine.
Alla luce di quanto sopra ricordato, il vostro Comitato sta valutando quali siano le modalità più adatte ed efficaci per un intervento (più) deciso e vi sottoporrà le proprie riflessioni nel corso della prossima assemblea annuale.
Un bilancio più gratificante ci viene da uno sguardo alle attività „interne“, per i nostri soci, che l’Associazione ha svolto nel corso del suo primo lustro di vita. Seppure nella perdurante assenza di un interlocutore istituzionale, esse sono state diversificate, comprendendo una serie di visite guidate „a tema“ del Giardino botanico, attività pratiche (corso sulla semina), escursioni extra muros in varie località del Cantone che presentano una flora „mediterranea“ (sentiero di Gandria, San Salvatore, prati secchi della valle di Blenio), visite a giardini privati e pubblici, oltre che un‘interessantissima conferenza sulla flora del Sudafrica.
Anche per il 2023 vi proponiamo un ricco programma, che trovate qui appresso.